Alexandra Pirici &
Manuel Pelmuş 

Public Collection - Bologna

Oratorio S.Filippo Neri,
Via Manzoni 5, BO
Performative Exhibition

ORARI:
Venerdi 23 gennaio > 18 - 22
Sabato 24 gennaio > 19 - 23
Domenica 25 gennaio > 15 - 19

performed by: Laura Andrei, Larisa Crunteanu, Cristian Nanculescu, Serghei Civiriga, Cristina Toma

ON 2014

"Public Collection – Bologna" è pensato come una serie di azioni fisiche che mettono in scena alcuni dei capolavori più significativi della storia dell'arte antica e recente, attraverso la sola combinazione dei corpi di cinque performer. La mostra è una collezione di opere “in vita” che si formano e si sciolgono sotto i nostri occhi e che a tratti ci troviamo improvvisamente a riconoscere. Public Collection affronta la storia dell'arte e la assume fisicamente, incarnando la fondazione del museo pubblico come patrimonio collettivo, un’istituzione che dovrebbe funzionare come un organismo: si nutre di oggetti culturali, li accumula, li colleziona, processa e storicizza, restituendo un ritratto e una riflessione sulla società stessa. La strategia adottata da Alexandra Pirici e Manuel Pelmuş è quella dell’enactment, la diretta messa in atto di opere angolari della storia dell’arte con l’intento di rivendicarne la storia e la sostanza, solo e sempre umana. Quadri, sculture e monumenti vengono de-scalate o de-monumentalizzate utilizzando solo corpi umani, inscenando composizioni che non fanno uso di scenografia né di oggetti, e prescindono anche dagli indumenti.

Le nuove opere sono emanazioni delle opere originali, ma nel riprodurle i performer rimangono in equilibrio tra alleanza con il referente e tensione critica. 
"Public Collection" utilizza strategie simili a quelle di opere precedenti, come “Immaterial Retrospective of the Venice Biennale” o “Just Pompidou It. A Retrospective of Centre Pompidou”. Nel primo caso, ad esempio, il gruppo di performer metteva in scena la storia della Biennale di Venezia in un padiglione vuoto.

Per "Public Collection - Bologna" gli artisti prendono in considerazione il luogo specifico e le rappresentazioni dominanti in un ampio spazio-tempo, includendo opere significative per la storia dell'arte della città e ponendo la storia globale in dialogo con quella locale. Partendo dall'iconografia con cui la città di Bologna si ritrae ed è stata ritratta, "Public Collection – Bologna" passa attraverso opere come il Compianto di Niccolò dell’Arca e la Fontana del Nettuno del Giambologna per arrivare a La Nona Ora di Maurizio Cattelan e la Ragazza con l’orecchino di perla di Vermeer, recentemente transitata a Bologna, a due passi dall’Oratorio San Filippo Neri.

The new work ‘Public Collection’ by Manuel Pelmus and Alexandra Pirici addresses the context of the public museum. It approaches art history from the inception of the public museum as an institution that archives, historicizes, collects cultural items and reflects on society. The focus of the work is the idea of a material collection that functions as the cornerstone for the very concept of the museum. Other important elements are the use of enactment as a strategy in an attempt to claim history, to de-scale or to de-monumentalize while simultaneously actualizing significant artworks and events using only a few human bodies. Thus, the new work exists both in alliance and in tension with the reference. ‘Public Collection’ uses similar strategies as previous works, such as the ‘Immaterial Retrospective of the Venice Biennale’or ‘Just Pompidou It. A Retrospective of Centre Pompidou’. In the former, for example, a group of performers enacted the history of the Biennial in an empty pavilion. For 'Public Collection – Bologna' they take into consideration the venue and the dominant representations in the space, while also including works that are significant for the city's art history, placing the bigger history in dialogue with the local one.

< back