LIGNA

Il Grande Rifiuto

Residenza artistica e Performance

Residenza di ricerca per realizzazione performance:
Bologna; Bolzano; Reggio Emilia; Genova;

Una co-produzione con:
ar/ge kunst Bolzano / Bozen, Festival Transart Bolzano / Bozen, Santarcangelo 2015 Festival Internazionale del Teatro in Piazza; ON - Bologna; Fondazione Luzzati - Teatro della Tosse; Teatro Stabile dell'Umbria / Terni Festival 
sostenuto da: Goethe - Institut Genua; Goethe - Institut Mailand, Nationales Performance Netz (NPN) International Guest Performance Fund for Dance. 
sostegno al programma di residenze: Goethe - Institut e.V. Ligna 
si ringrazia: Franco Berardi Bifo; Max Herold; Marco Marzi; Sandro Mezzadra; Cecilia Muraro; Hannes Obermair; Mirko Saltori; Sebastiano Tringali; Cecilia Troiano; Oswald Überegger

coordinamento artistico e produzione: Elena Basteri; Emanuele Guidi; Elisa Ricci 
traduzione: Elena Basteri, Elisa Ricci 

Il collettivo Ligna, fondato nel 1997 dagli artisti performativi e radio-attivisti Ole Frahm, Michael Hueners e Torsten Michaelson, con base in Germania, ha portato in scena una visione, una possibile Storia Europea che non ha mai avuto luogo. Durante il mese di aprile, i LIGNA hanno realizzato una serie di residenze di ricerca in Italia fra Bologna, Bolzano e Genova, che hanno dato vita alla perofmrnace de Il Grande Rifiuto

Nell’agosto del 1914 era previsto un congresso della Seconda Internazionale Socialista a Vienna con l ́obiettivo di reagire a un possibile inizio della Grande Guerra con uno sciopero generale, che avrebbe fatto auspicabilmente crollare le infrastrutture dei paesi coinvolti e impedito l’avvio del conflitto. Il congresso e lo sciopero non ebbero mai luogo. I discorsi e gli interventi dei partecipanti al congresso erano ormai scritti, le richieste di permesso formulate e inoltrate, ma la guerra ne anticipò e annullò l’attuarsi. Nell’anno in cui ricorre il centenario dell’inizio della Prima Guerra Mondiale, Il grande rifiuto esplora le possibilità individuali e collettive di rifiuto attraverso il re-enactment di una storia che non ha mai avuto luogo e di cui non si conosce la fine. Il pubblico viene invitato a prendere parte ad una fiction storica: il congresso dell’Internazionale Socialista. Ciascuno si confronterà con una serie di “esercizi di resistenza”, un training di pose e gesti di rifiuto individuali e collettivi. 

The collective Ligna, based in Germany and founded in 1997 by the performing artists and radio activists Ole Frahm, Michael Hueners and Torsten Michaelson bring on stage a vision, a possible European History that never happened. During the month of April, LIGNA have spent a residency time for research in Italy, between Bologna, Bolzano, Reggio Emilia and Genova. The residency worked as a reasearch project for the production of the work. 

In August 1914, a congress of the Second Socialist International was supposed to take place in Vienna with the aim of reacting to the potential beginning of the Great War with a general strike, which should have desirably brought to collapse the infrastructures of involved countries and thus prevented the conflict burst. The congress and the strike never took place. The participants’ speeches and interventions were already written, the permit requests had been transmitted, but the war anticipated them and blocked its actualization. In the year of the hundredth anniversary of WWI, Il grande rifiuto (original title “Die große Verweigerung”) investigates the individual and collective possibilities to refuse by re-enacting a story that never happened and whose end is unknown. The audience is invited to partake to a historical fiction: the congress of the Socialist International. Every one will deal with a series of “resistance exercises”, a training of individual and collective refusal poses and gestures.

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